SELVAGGIO BLU
Un trekking impegnativo di sei giorni e cinque notti, tra canyon e antichi sentieri dei carbonai
Prima tappa
Partenza: Santa Maria Navarrese (60 m.)
Arrivo: Ginnirco (811 m.)
Dislivello in salita: 820 m.
Durata: 5 h.
Difficoltà: E (escursionisti)
Da Santa Maria Navarrese ci si dirige verso nord per raggiungere Pedra Longa, si prosegue con il sentiero a mezza costa verso Forrola. Saliti alla sorgente di Baus si piega a sinistra verso Punta Giradili. Lungo la spettacolare cengia verso ovest si arriva all’Ovile Uspiggius. Si bivacca ai piedi di Punta Ginnirco.
Seconda tappa
Partenza: Cuile Uspiggius (650 m.)
Arrivo: Portu Cuau (0 m.)
Dislivello in salita: 250 m.
Durata: 6 h’
Difficoltà: EE (escursionisti esperti)
Lasciata Punta Ginnirco a ovest si va verso Est sopra la falesia per scendere verso Bacu ‘e Sisiera fino al punto panoramico. Siamo alti sopra la Grotta dei Colombi. Si entra poi nel Bacu Tenadili attraversandone le rocce. Si scende a NE costeggiando le pendici di Monte Santu. Si punta poi a N e si arriva a Portu Cuau.
Terza tappa
Partenza: Portu Cuau (0 m.)
Arrivo: Cala Goloritzé (0 m.)
Dislivello in salita: 600 m.
Durata: 8 / 9 h.
Difficoltà: EE (escursionisti esperti)
Si punta a N-NW lasciando a sinistra Bacu Maore, si cammina tra Punta Ilitiera e Bruncu Iltiera. Si scende a Bacu Sonnuli e poi si risale verso l’ovile di Fenos Trainos. Si piega a a W e si sale sul crinale di Genna ‘e Mudregu. Si raggiunge poi Punta Salinas a picco sulla Cala Goloritzè. Con un tronco di ginepro di 5 metri si scende all’ovile Salinas. Per tracce verso Bacu Linnalbu e infine a Cala Goloritzé.
Quarta tappa
Partenza: Cala Goloritzé (0 m.)
Arrivo: Bacu Mudaloru (50 m.)
Dislivello in salita: 600 m.
Durata: 6 / 7 h.
Difficoltà: arrampicata fino al IV, calata in doppia di 15 m.
Dalla Cala si risale il Bacu Goloritzé, poco dopo si devia a N a destra salendo il greto di Bacu Boladina. Si scala un muretto di IV°. Si risale un canalino e un altro salto di 7 metri. Si scollina, si passa davanti agli ovili di S’Arcu ‘e su Tasaru e si risale Serra ‘e Lattone percorrendola tutta. Si scende poi a N-NE aggirando un salto roccioso. Si arriva ad una pietraia fino ad una cengia da dove ci si cala in doppia (15 metri). Si arriva quindi a Bacu Mudaloru.
Quinta tappa
Partenza: Bacu Mudaloru (50 m.)
Arrivo: Coile Mancosu (500 m.)
Dislivello in salita: 500 m.
Durata: 5 / 6 h.
Difficoltà: arrampicata fino al III, calata in doppia di 15 m.
Si risale la ripida macchia e si taglia poi a destra. Nuova calata di 15 metri, si oltrepassa un arco naturale e in breve ecco Bacu Su Feilau. Lo si risale per arrivare ad Ololbissi. Prima dell’ovile si gira a destra (sentiero a N), si incrocia una mulattiera e si sale a deestra. A mezzacosta tra le falesie e la cresta a sinistra si arriva all’ovile Mancosu a 532 metri slm.
Sesta tappa
Partenza: Coile Mancosu (400 m.)
Arrivo: Cala Sisine (0 m.)
Dislivello in salita: 200 m.
Durata: 6 / 7 h.
Difficoltà: arrampicata fino al IV, 4 calate in doppia (max. 50 m.)
E’ la tappa più difficile del Selvaggio Blu, per le tante ed esposte discese in corda doppia e alcuni tratti esposti di arrampicata. Si passa il suggestivo e caratteristico passaggio de sa Nurca e ci si cala nei boschi di Biriola ed Orronnoro. Un altro difficile passaggio è Su Strumpu, un trtto di sentiero “scavato” nella roccia dai carbonai. Si raggiunge la foresta di Costa ‘e Sisine e con altre due doppie si arriva al mare nell’omonima Cala.